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Kata scomparsa nel nulla: spunta il super testimone, cosa ha visto
Itália
Publicado em 15/06/2023

La piccola ha 5 anni ed è svanita nel nulla a Firenze da ormai quasi cinque giorni. "L'ho vista trascinare via verso il palazzo a fianco", avrebbe detto una persona agli inquirenti. Ma in questa storia ci sono tante voci e nemmeno una certezza. Occhi puntati sui palazzi a fianco dell'ex hotel, a esso collegati con vari passaggi usati dai bimbi della zona

 

Ci sarebbe un supertestimone: avrebbe visto un uomo prendere per mano e portare via Kata mentre giocava nel cortile ingombro di rifiuti dell'ex hotel Astor a Firenze. "L'ho vista trascinare via verso il palazzo a fianco", avrebbe detto agli inquirenti (certezze ce ne sono poche in questa storia, ma di questo dettaglio parlano oggi più quotidiani). Portata via dunque non dall'ingresso principale ma da una via laterale verso il palazzo vicino, che ieri è stato perquisito invano da cima a fondo. Si allungano ombre su vendette di bande di latinos, ma non si esclude nulla. 

Dov'è Kata?

Intanto il tempo passa. Della piccola, zero tracce. Kataleya Mia Chicllo Alvarez, non si trova. Le ricerche non si sono fermate mai. I vigili del fuoco hanno usato droni e termocamere, strumenti in grado di rilevare a distanza la temperatura umana. Il sequestro è lo scenario che ha preso corpo da inizio settimana. Ma chi? E soprattutto, perché? Il fratello di Kata, 8 anni, avrebbe raccontato che, mentre giocava con la sorella, si sarebbero avvicinati uomini con palloncini "e poi Kata è sparita". Ma dalle telecamere non si vedono palloncini. Il giallo è molto fitto. Con un'ultima domanda: la madre si accorge dell'assenza alle 15,15, va dai carabinieri alle 20. In quelle 5 ore chi l'ha aiutata a cercarla? E dove?

La bimba è scomparsa nel nulla da sabato

Ieri dopo che lo zio e il fratellino di Kata sono stati convocati come testimoni in procura, nel palazzo e in alcune strutture confinanti sono scattati ulteriori sopralluoghi dei carabinieri, anche con le unità cinofile. Un blitz alla ricerca di quello che potrebbe essere un punto in cui Kata sia stata tenuta nascosta. Quello nell'ex Astor è durato circa un'ora e mezza e vi è intervenuta anche Christine Von Borries, la pm della Dda fiorentina che si occupa del caso di presunto rapimento a scopo estorsivo, insieme al collega Giuseppe Ledda. "Sentono tutti" nell'ex albergo, "vanno da chi abita in ogni camera. Li fermano uno a uno", gli agenti "entrano a vedere dentro gli alloggi", ha raccontato una parente della bimba uscendo dall'hotel, riferendosi alla trentina di carabinieri, suddivisi in sette pattuglie, i quali hanno poi esteso la raccolta delle testimonianze e le ispezioni anche al palazzo - con più ingressi - vicino all'ex Astor, al civico 34 di via Boccherini.

I bambini sono un elemento chiave

I bambini potrebbero essere un elemento chiave di questa indagine. Si cerca di capire se abbia visto qualcosa l'amichetta con la quale Kata stava giocando, prima che quest'ultima la lasciasse dopo un banale litigio di bambine. L'ultima ad averla vista. Ai militari del nucleo investigativo dell'Arma si sono poi uniti i vigili del fuoco, i quali si sono diretti nel vialetto che separa l'ex hotel Astor, dove vive Kata, e il palazzo accanto. Una sorta di 'passaggio segreto', un dedalo di costruzioni e muretti e garage di fortuna che i bambini dei due palazzi utilizzerebbero per passare dall'uno all'altro. 

"Le ispezioni, che per la concomitante presenza di giornalisti hanno trovato vasta eco sui mass media, hanno sortito esito completamente negativo". E' quanto spiegano i carabinieri di Firenze al termine di una giornata di ispezioni e sopralluoghi in un palazzo in via Boccherini vicino all'ex hotel Astor. Sembrano così essere smentite le indiscrezioni che ipotizzavano che in quell'edificio potesse esserci stata la 'base' dei rapitori.

"Abbiamo una speranza in più"

"Abbiamo una speranza in più, non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede". Così Elisa Suarez, zia di Mia Kataleya Chicllo Alvarez. "I carabinieri non ci hanno detto ancora nulla di come stanno avanzando le indagini, ma stanno lavorando e vogliono avere la certezza prima di dirci qualcosa", ha aggiunto la zia di Kata. La donna ha poi parlato delle condizioni di salute della madre della bimba scomparsa, che ieri ha ingerito una piccola quantità di candeggina e per questo è stata ricoverata in ospedale. "Sta male, ma ora è stabilizzata in ospedale - ha spiegato - L'abbiamo sentita al telefono, dovrebbe restare ricoverata fino a domani (oggi, ndr), ma dipende da come si sente, da come i medici la vedono".

Kataleya è stata usata come arma di ricatto e rapita? E' stata portata via da un "lupo solitario"? E' mai uscita davvero da quel palazzo?

Scarcerato il padre

Intanto è stato scarcerato ieri sera il padre di Kata, da tre mesi circa recluso nel penitenziario di Sollicciano per reati contro il patrimonio. Il giudice gli ha sostituito la misura della custodia cautelare con l'obbligo di firma.

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